Cassazione penale Sez. V sentenza n. 44324 del 30 ottobre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:44324PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esercizio del sindacato di legittimità sulla motivazione della sentenza impugnata, non può procedere a una "rilettura" degli elementi di fatto posti a fondamento della decisione, la cui valutazione è riservata in via esclusiva al giudice di merito. Il controllo demandato alla Corte di cassazione è limitato a riscontrare l'esistenza di un logico apparato argomentativo sui vari punti della decisione impugnata, senza possibilità di verificare l'adeguatezza delle argomentazioni utilizzate dal giudice di merito per sostanziare il suo convincimento o la loro rispondenza alle acquisizioni processuali. Pertanto, il vizio di motivazione denunciato con riferimento all'affermazione di responsabilità per il delitto di diffamazione è inammissibile, in quanto la Corte territoriale ha fondato tale affermazione su una plausibile valutazione congiunta e coordinata della prova dichiarativa e dei dati informativi tratti dalle acquisizioni delle inserzioni diffamatorie su Facebook, senza incorrere in manifesta illogicità. Analogamente, il vizio di motivazione denunciato con riferimento all'affermazione di responsabilità per il delitto di minaccia è inammissibile, in quanto la Corte territoriale ha argomentato in modo logico e coerente la prova del concorso morale dell'imputata nel reato, sulla base del rilievo che, se ella non fosse stata previamente a conoscenza che ad effettuare la telefonata minatoria fosse stato il concorrente, non avrebbe potuto sapere che egli si era spacciato per la persona minacciata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. BELMONTE Maria Teresa - Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - rel. Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta M - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 07/11/2017 della CORTE APPELLO di FIRENZE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. IRENE SCORDAMAGLIA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. DI LEO Giovanni, che ha concluso chiedendo;
Il Proc. Gen. conclude per l'inammissibilita';
Udito il difensore Avv. (OMISSI…

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