Il rilascio di un'autorizzazione unica per la realizzazione e l'esercizio di un impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti non pericolosi deve avvenire nel rispetto del principio di completezza e adeguatezza istruttoria, nonché di leale collaborazione tra le amministrazioni partecipanti alla Conferenza di servizi. In particolare, l'autorità procedente è tenuta a riconvocare la Conferenza di servizi per consentire il pieno coinvolgimento dell'organo tecnico regionale (ARPAC) al fine di verificare il superamento delle criticità da esso precedentemente evidenziate, in particolare in relazione all'impatto acustico dell'impianto e alla sua compatibilità con la destinazione d'uso dell'area circostante. Inoltre, l'autorità procedente deve valutare attentamente la natura insalubre dell'attività programmata, verificando se, in rapporto all'assetto urbanistico del comparto territoriale di riferimento, l'impianto progettato sia in grado di assicurare metodi di lavorazione e speciali cautele idonei a scongiurare ogni nocumento alla salute del vicinato. Tali valutazioni devono essere compiute nel contraddittorio di tutti i soggetti interessati, nel rispetto dei principi di correttezza e coerenza procedimentale.