Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 4885 del 2011

ECLI:IT:TARNA:2011:4885SENT

Massima

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Il comportamento tenuto dall'Amministrazione, che abbia emanato una valida dichiarazione di pubblica utilità ed un legittimo decreto di occupazione d'urgenza senza tuttavia emanare il provvedimento definitivo di esproprio nei termini previsti dalla legge, deve essere qualificato come "illecito permanente", nella cui vigenza non decorre la prescrizione, in quanto in tale caso manca un effetto traslativo della proprietà, stante la mancanza del provvedimento di esproprio, connesso alla mera irrevocabile modifica dei luoghi. Pertanto, salva restando la possibilità di optare per le differenti forme "risarcitorie" che l'ordinamento appresta, il soggetto privato del possesso può agire nei confronti dell'ente pubblico senza dover sottostare al termine prescrizionale quinquennale decorrente dalla trasformazione irreversibile del bene, con l'unico limite temporale rinvenibile nell'acquisto della proprietà, per usucapione ventennale del bene, eventualmente maturata dall'ente pubblico. Ciò in quanto, in assenza di un formale provvedimento di esproprio, non si realizza il trasferimento della proprietà del bene dalla sfera giuridica del privato a quella dell'Amministrazione, con la conseguenza che il comportamento di quest'ultima deve essere qualificato come illegittimo e non come illecito, con la possibilità per il privato di ottenere la restituzione del bene o il risarcimento del danno. Tuttavia, a seguito dell'entrata in vigore dell'art. 42-bis del D.P.R. n. 327/2001, introdotto dall'art. 34 del D.L. n. 98/2011, convertito in L. n. 111/2011, l'Amministrazione può procedere all'acquisizione coattiva del bene del privato utilizzato per scopi di interesse pubblico, anche in assenza di un valido ed efficace provvedimento di esproprio o dichiarativo della pubblica utilità, previo pagamento di un indennizzo commisurato al valore venale del bene. In tal caso, il giudice amministrativo, nell'esercizio dei propri poteri equitativi e nella logica di valorizzare la ratio della novella legislativa, può accogliere la domanda risarcitoria derivante dall'occupazione senza titolo di un bene privato per scopi di interesse pubblico, se irreversibilmente trasformato, differendone però gli effetti all'emissione di un formale provvedimento acquisitivo ai sensi dell'art. 42-bis.

Sentenza completa

N. 04808/2008
REG.RIC.

N. 04885/2011 REG.PROV.COLL.

N. 04808/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso n.4808/2008 R.G. proposto dal Sig. ((omissis)), rappresentato e difeso dall’Avv. ((omissis)) ed elettivamente domiciliato presso lo studio dell’Avv. ((omissis)) in Napoli, Via Melisurgo n.4;

contro

Comune di Pompei in persona del legale rappresentante pro-tempore, non costituito in giudizio;
Comune di Castellammare di Stabia in persona del legale rappresentante pro-tempore, non costituito in giudizio;
Presidente della Regione Campania preposto all’attuazione degli interventi di cui all’art.4 della Legg n.80/1984 e domiciliato ope legis presso gli Uffici dell’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Napoli, non costituito in giudizio;

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