Cassazione penale Sez. III sentenza n. 47021 del 23 novembre 2023

ECLI:IT:CASS:2023:47021PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato associativo di cui all'art. 416 c.p. si configura quando l'agente, pur non essendo formalmente inserito nell'organizzazione criminale, abbia consapevolmente e volontariamente fornito un contributo, anche di natura meramente esecutiva o logistica, al raggiungimento degli scopi dell'associazione, dimostrando la propria affectio societatis. Ai fini della sussistenza dell'aggravante di cui all'art. 416-bis.1 c.p., è sufficiente che il concorrente nel reato associativo, pur non essendo animato dallo scopo di agevolare l'attività mafiosa, sia consapevole della finalità agevolatrice perseguita dal compartecipe, senza che sia necessaria la prova di un diretto e stabile contatto con esponenti della consorteria criminale. Pertanto, la responsabilità penale può essere affermata sulla base di un quadro indiziario grave, preciso e concordante, che dimostri la consapevolezza e la volontarietà del contributo fornito all'associazione, nonché la consapevolezza della finalità di agevolazione mafiosa, desumibile da una pluralità di elementi probatori, anche di natura indiretta, che rivelino la conoscenza della natura e delle modalità di funzionamento dell'organizzazione criminale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALTERIO Donatella - Presidente

Dott. CORBETTA Stefano - Consigliere

Dott. NOVIELLO Giuseppe - Consigliere

Dott. MAGRO Maria B. - rel. Consigliere

Dott. ZUNICA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 18/05/2022 della CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere MARIA BEATRICE MAGRO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore PEDICINI ETTORE;
Il Proc. Gen. conclude per l'inammissibilita' del ricorso.
L'avvocato (OMISSIS) si riporta al ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza in epigrafe indicata, la …

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