Cassazione penale Sez. V sentenza n. 34055 del 9 settembre 2024

ECLI:IT:CASS:2024:34055PEN

Massima

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La legittima difesa, quale causa di giustificazione, richiede la sussistenza di specifici requisiti, tra cui l'assoluta necessità della reazione come unico mezzo per salvare il diritto minacciato e la proporzionalità tra l'offesa subita e la difesa apprestata. Pertanto, la legittima difesa non può essere invocata quando l'aggredito avrebbe potuto sottrarsi al pericolo senza offendere l'aggressore, come allontanandosi dal luogo dell'aggressione o richiedendo l'intervento delle forze dell'ordine, senza pregiudizio o disonore. Inoltre, la volontaria determinazione di una situazione di pericolo che poteva essere evitata allontanandosi senza pregiudizio e disonore osta alla configurabilità della causa di giustificazione, che opera solo quando l'agente è costretto a reagire al pericolo attuale di un'offesa ingiusta, e non anche quando egli stesso ha dato causa alla specifica situazione pericolosa o l'ha comunque affrontata, accettando il rischio di subirne gli effetti. In assenza dei presupposti della scriminante della legittima difesa, non può essere configurato l'eccesso colposo previsto dall'art. 55 c.p., in quanto tale istituto presuppone la sussistenza della singola causa di giustificazione, di cui si eccedono colposamente i limiti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta da:

Dott. MICCOLI Grazia Rosa Anna - Presidente

Dott. GUARDIANO Alfredo - Relatore

Dott. BELMONTE Maria Teresa - Consigliere

Dott. CAVALLONE Luciano - Consigliere

Dott. CUOCO Michele - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI ROMA
nel procedimento a carico di:
Gu.En. nato a C il (Omissis)
nel procedimento a carico di quest'ultimo
inoltre:
Lo.Ma. IN PROPRIO E N.Q. ESERC. POTESTÀ GENIT. SUL MINORE Pe.En.; Pe.Ma.
avverso la sentenza del 19/09/2023 della CORTE ASSISE APPELLO di ROMA
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ALFREDO GUARDIANO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore PAOLA FILIPPI.
IN FATTO E IN DIRITTO
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