Cassazione penale Sez. II sentenza n. 40099 del 27 settembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:40099PEN

Massima

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Il giudizio di gravità degli indizi di colpevolezza e di adeguatezza della misura cautelare deve essere effettuato attraverso un'analisi altamente probabilistica, saldamente ancorata allo svolgimento dei fatti concreti, valorizzando gli elementi oggettivi emersi dalle indagini, senza che sia necessaria una versione alternativa fornita dall'indagato. La motivazione della scelta della misura cautelare deve spiegare in modo coerente e valutare con un esatto criterio di bilanciamento le esigenze cautelari, tenendo conto della intrinseca gravità dei fatti ascritti all'indagato e della sua qualità soggettiva, senza che sia richiesta una specifica e dettagliata motivazione in ordine all'impossibilità di adottare una misura meno afflittiva, purché il ragionamento del giudice risulti logico e giuridicamente corretto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASUCCI Giuliano - Presidente

Dott. FIANDANESE Franco - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - rel. Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 97/2013 del Tribunale di Palermo in data 1 febbraio 2013.

Sentita la relazione svolta dal consigliere dott. ((omissis));

udito il P.M., in persona del Sostituto Procuratore Generale dott.ssa FODARONI Giuseppina che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

sentito l'avv.to (OMISSIS) del foro di (OMISSIS), di fiducia, il quale si riporta ai motivi del ricorso, chiedendone l'ac…

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