Cassazione penale Sez. II sentenza n. 10175 del 16 marzo 2021

ECLI:IT:CASS:2021:10175PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di beni aziendali può essere disposto quando sussistono gravi indizi di reato e il pericolo che la libera disponibilità dei beni possa aggravare o protrarre le conseguenze del reato o agevolare la commissione di altri reati. Tuttavia, il giudice deve valutare attentamente la proporzionalità del vincolo cautelare, tenendo conto dei nuovi elementi probatori sopravvenuti, dell'evoluzione della situazione di fatto e della possibilità di adottare misure meno invasive. La motivazione del provvedimento deve essere adeguata e dare conto di tale valutazione, senza omettere di esaminare gli elementi di prova prodotti dalle parti. Solo in caso di carenza motivazionale radicale, tale da rendere incomprensibile l'iter logico seguito dal giudice, il provvedimento può essere annullato per violazione di legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

Dott. MONACO ((omissis)) - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI REGGIO CALABRIA;
nei confronti di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 06/10/2020 del TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere MONACO ((omissis))IA;
lette le conclusioni del PG ((omissis));
Ricorso trattato con contraddittorio scritto ai sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23, comma 8.
RITENUTO IN FATTO
Il TRIBUNALE di REGGIO CALABRIA, SEZIONE, q…

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