Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 13004 del 2014

ECLI:IT:TARLAZ:2014:13004SENT

Massima

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Il Comune non può adottare provvedimenti repressivi e sanzionatori, come l'ordine di demolizione di opere edilizie abusive, in pendenza di una domanda di condono edilizio presentata anteriormente all'adozione del provvedimento stesso. Ciò in quanto la definizione del procedimento di sanatoria assume rilievo pregiudiziale rispetto alla disposizione delle misure sanzionatorie, al fine di garantire il principio di economicità e coerenza dell'azione amministrativa. Pertanto, il Comune ha l'obbligo di pronunciarsi sulla condonabilità o meno dell'abuso edilizio, non potendo l'ingiunzione a demolire costituire implicito rigetto della domanda di condono. Infatti, in caso di diniego di condono, l'amministrazione sarà tenuta ad emettere il conseguente doveroso nuovo provvedimento sanzionatorio, mentre in caso di accoglimento la costruzione diventerà lecita urbanisticamente. Solo all'esito del procedimento di condono, e in caso di suo rigetto, il Comune potrà legittimamente adottare i provvedimenti repressivi e sanzionatori, nel rispetto del principio di proporzionalità e ragionevolezza dell'azione amministrativa. Ciò al fine di evitare che l'adozione di misure sanzionatorie in pendenza di una domanda di condono edilizio possa vanificare a priori il rilascio del titolo abilitativo in sanatoria, in violazione dei principi di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa.

Sentenza completa

N. 10108/2005
REG.RIC.

N. 13004/2014 REG.PROV.COLL.

N. 10108/2005 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 10108 del 2005, proposto da: Rago Massimiliano, rappresentato e difeso dall'avv. Giuseppe Nuzzo, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, Via Romeo Rodriguez Pereira, 208;

contro

il Comune di Roma, in persona del Sindaco p. t., rappresentato e difeso per legge dagli avv. ti Pietro Bonanni e Andrea Magnanelli, domiciliato in Roma, Via Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento

della determinazione dirigenziale n. 1258 del 28 giugno 2005 recante l’ingiunzione di demolizione di opere abusive;

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzi…

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