Il principio di immediata applicabilita` della cause estintive del reato di cui all`art. 152 cod. proc. pen. abrog. non e` piu` operante a seguito della legge 31 luglio 1984, n. 400, che ha modificato gli artt. 512 e 513 cod. proc. pen. abrog..  Pertanto, ove in sede di legittimita` sia dedotta doglianza per il mancato proscioglimento nel merito e non sia possibile definire immediatamente il processo per essere la questione connessa con lo svolgimento di accertamenti di fatto, si impone, ove sussista il difetto di motivazione, l`annullamento con rinvio al giudice di merito. Siffatta esigenza e` ancor piu` avvertita quando nel processo sia stata esercitata l`azione civile, con una conseguente decisione di condanna, dal momento che in tal caso il fermo dell`azione penale ed il solo annullamento della sentenza impugnata agli effetti civili - con rinvio al giudice di appello competente per valore - puo` condurre a decisioni contrastanti, in difformita` dal principio della unitarieta` della giurisdizione. (Fattispecie nella quale, sulla scorta del principio suenunciato, la S.C. ha annullato con rinvio la sentenza con la quale il giudice di appello aveva, in parziale riforma, dichiarato estinto per prescrizione il reato e confermato le statuizioni civili). (Conf. sez. V, 20 settembre 1993, Corte Cost., n. 1282, Marafini).