Cassazione penale Sez. I sentenza n. 28240 del 18 luglio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:28240PEN

Massima

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Il diritto alla restituzione nel termine per proporre impugnazione avverso una sentenza penale di condanna pronunciata in contumacia è riconosciuto al condannato che non abbia avuto effettiva conoscenza del procedimento o del provvedimento e non abbia volontariamente rinunciato a comparire o a proporre impugnazione. L'accertamento della volontaria rinuncia del contumace a partecipare al processo o a impugnare la sentenza non può essere desunto da mere presunzioni o massime di esperienza, ma richiede una valutazione puntuale e specifica delle circostanze del caso concreto, alla luce dei principi di effettività della difesa e di ragionevole durata del processo. Il giudice dell'esecuzione, nel decidere sull'istanza di restituzione nel termine, ha l'onere di verificare in modo rigoroso la sussistenza di tali presupposti, non potendo limitarsi a presumere la conoscenza del procedimento e la volontaria rinuncia del contumace sulla base di elementi indiziari o di massime di esperienza, ma dovendo accertare in modo puntuale e motivato l'effettiva conoscenza del provvedimento da parte del condannato e la sua consapevole e volontaria rinuncia a partecipare al processo o a proporre impugnazione. Solo in presenza di tali presupposti, debitamente provati, il giudice può legittimamente respingere l'istanza di restituzione nel termine per proporre impugnazione avverso la sentenza di condanna pronunciata in contumacia.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Presidente

Dott. TARDIO Angela - rel. Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

TO. AL. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 1392/2009 TRIBUNALE di BOLOGNA, del 23/03/2010;

sentita la relazione del Consigliere Dott. ANGELA TARDIO;

lette le conclusioni del Procuratore Generale Dott. VINCENZO GERACI, che ha concluso chiedendo l'annullamento, con le conseguenti statuizioni, del provvedimento impugnato.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza del 23 marzo 2010 il Tribunale di Bol…

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