Cassazione penale Sez. I sentenza n. 42359 del 6 ottobre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:42359PEN

Massima

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Il militare in servizio presso una struttura militare, nell'esercizio delle proprie funzioni, è tenuto a rispettare rigorosamente le norme di sicurezza e di prevenzione degli infortuni, al fine di tutelare l'incolumità fisica dei colleghi e la corretta conservazione dei beni e delle risorse affidate alla sua custodia. La violazione colposa di tali doveri, che cagioni eventi dannosi, integra una fattispecie di reato, sanzionata penalmente in ragione della particolare posizione di garanzia rivestita dal militare nell'ambito dell'organizzazione gerarchica e disciplinare delle Forze Armate. Il militare, infatti, è gravato di specifici obblighi di vigilanza e di controllo, la cui inosservanza, anche per mera negligenza, imprudenza o imperizia, lo rende penalmente responsabile per i pregiudizi che ne derivino, in applicazione del principio di affidamento e del dovere di diligenza qualificata che incombe su di lui in ragione del ruolo ricoperto. La posizione di garanzia del militare, pertanto, comporta un obbligo di impedire l'evento dannoso, la cui violazione è sanzionata penalmente, a prescindere dalla sussistenza di una specifica previsione normativa che imponga l'adozione di determinate cautele, essendo sufficiente il richiamo ai generali doveri di servizio e di tutela della sicurezza, che discendono dalla natura stessa dell'incarico affidato. In tale contesto, l'accertamento della responsabilità penale del militare non richiede la dimostrazione di una condotta positiva, essendo sufficiente la mera omissione degli obblighi di vigilanza e di controllo, qualora tale inerzia abbia cagionato l'evento dannoso. Pertanto, il militare che, per negligenza, imprudenza o imperizia, ometta di adottare le cautele necessarie a prevenire incidenti o danni nell'ambito della struttura militare in cui presta servizio, risponde penalmente delle conseguenze pregiudizievoli che ne derivino, in ragione della posizione di garanzia che gli è propria in virtù del ruolo ricoperto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VECCHIO Massimo - Presidente

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Consigliere

Dott. SARACENO Rosa - Consigliere

Dott. MANCUSO Luigi - rel. Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 30/2015 CORTE MILITARE APPELLO di ROMA, del 17 giugno 2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 15 marzo 2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MANCUSO LUIGI FABRIZIO;
Il Pubblico Ministero, in persona del Dott. FLAMINI ((omissis)), Sostituto Procuratore Generale militare della Rep…

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