Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 8786 del 2020

ECLI:IT:TARLAZ:2020:8786SENT

Massima

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La realizzazione di opere edilizie senza il previo rilascio del titolo abilitativo, pur se in assenza di opere murarie, integra comunque il concetto di "nuova costruzione" rilevante ai fini dell'applicazione della disciplina sanzionatoria di cui all'art. 31 del d.P.R. n. 380/2001, qualora le stesse comportino una trasformazione urbanistico-edilizia del territorio con perdurante modifica dello stato dei luoghi. Pertanto, la realizzazione di una veranda in legno con ingombro di circa 45 mq, nonché di ampliamenti e chiusure di tettoie preesistenti, anche se prive di solaio di copertura, costituiscono abusi edilizi sanzionabili con l'ordine di demolizione, non potendo essere qualificate come mere opere di manutenzione o di arredo. Inoltre, i cambi di destinazione d'uso da magazzino ad abitazione e da cantina-garage ad abitazione, comportando una variazione essenziale ai sensi dell'art. 32, comma 1, lett. a), del d.P.R. n. 380/2001, con conseguente aggravio degli standard urbanistici, devono essere assentiti mediante permesso di costruire e non possono essere sanati mediante segnalazione certificata di inizio attività (SCIA). Infine, l'annullamento in autotutela di una SCIA in sanatoria, oltre il termine di 18 mesi dalla sua presentazione, è legittimo qualora emerga la falsità delle dichiarazioni rese, anche a titolo di colpa grave, in ordine alla conformità delle opere realizzate al progetto allegato, senza che sia necessario l'accertamento della falsità in sede penale.

Sentenza completa

Pubblicato il 27/07/2020

N. 08786/2020 REG.PROV.COLL.

N. 01886/2018 REG.RIC.

N. 03583/2018 REG.RIC.

N. 10535/2018 REG.RIC.

N. 02065/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1886 del 2018, proposto da
((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), rappresentati e difesi dall’avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Nettuno, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, ((omissis)), 9;

sul ricorso numero di registro generale 3583 del 2018, proposto da
((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), rapp…

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