Cassazione penale Sez. V sentenza n. 25916 del 24 maggio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:25916PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: La sproporzione macroscopica tra il fatto ingiusto altrui e la reazione violenta posta in essere dall'imputato, tale da escludere lo stato d'ira o il nesso causale tra il fatto provocatorio e la condotta delittuosa, preclude il riconoscimento della scriminante della legittima difesa putativa o dell'attenuante della provocazione, anche qualora l'imputato abbia agito per difendere un prossimo congiunto da un'aggressione in atto. Ciò in quanto la reazione sproporzionata, per la sua manifesta gravità, non può ritenersi giustificata o scusata dalla preesistente condotta illecita altrui, essendo necessario un rapporto di adeguatezza e proporzionalità tra l'offesa subita e la reazione difensiva. La valutazione della sproporzione della reazione deve essere effettuata in concreto, tenendo conto di tutti gli elementi oggettivi e soggettivi del fatto, senza che rilevi la mera circostanza che l'imputato abbia agito per difendere un prossimo congiunto. Ove la sproporzione risulti macroscopica, essa esclude la configurabilità della scriminante putativa o dell'attenuante, a prescindere dalla sussistenza di un'aggressione in atto al momento della reazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO ((omissis)) - Presidente

Dott. GORJAN Sergio - Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico V. S - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - rel. Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa il 18/12/2015 dalla Corte di appello di Bologna;
visti gli atti, la sentenza impugnata ed i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott.ssa ((omissis)), che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' di entrambi i ricorsi;

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