Cassazione penale Sez. II sentenza n. 40981 del 3 novembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:40981PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esercizio del sindacato di legittimità sulla motivazione della sentenza impugnata, è tenuto a verificare l'esistenza di un apparato argomentativo logico e coerente sui vari punti della decisione, senza poter riesaminare nel merito la valutazione degli elementi probatori effettuata dal giudice di merito. Il convincimento di quest'ultimo, infatti, è insindacabile in sede di legittimità, salvo che non risulti manifestamente illogico o privo di adeguata motivazione. Pertanto, il ricorso per cassazione non può essere utilizzato per sollecitare una diversa valutazione delle risultanze processuali, essendo precluso alla Corte di cassazione il potere di "rilettura" degli elementi di fatto posti a fondamento della decisione impugnata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. MONASTERO Francesco - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

MI. FL. CI. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 26/03/2008 CORTE APPELLO di TORINO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dr. CASUCCI GIULIANO;

sentito il P.G., Dr. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

Con sentenza in data 26 marzo 2008, la Corte d'appello di Torino, 1…

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