Cassazione penale Sez. V sentenza n. 7423 del 18 febbraio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:7423PEN

Massima

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Il falso materiale in atto pubblico si configura anche quando il documento, pur essendo una fotocopia, viene presentato non come tale ma con l'apparenza di un documento originale, idoneo a trarre in inganno i terzi di buona fede. La contraffazione delle impronte o il loro uso, anche se non perfetta, integra il reato di falsità in sigilli o strumenti autentici quando risulta una imitazione non grossolana dell'originale, sufficiente a ingannare persone non eccezionalmente ignoranti o negligenti. Le false dichiarazioni rese in una dichiarazione sostitutiva di atto notorio, finalizzate a dimostrare il possesso dei requisiti per ottenere l'attestazione di idoneità all'esecuzione di lavori pubblici, integrano il reato di falsità ideologica in atto pubblico, anche se l'impresa possedeva effettivamente i requisiti richiesti, in quanto la condotta fraudolenta è stata accertata in relazione alle modalità di acquisizione di tale attestazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

Dott. DUBOLINO Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) IA. AN., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 09/10/2006 CORTE APPELLO di PALERMO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. DIDONE ANTONIO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. GALASSO Aurelio, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

Udito il difensore Avv. QUATROCCHI Enrico.

MOTIVI DELLA …

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