Cassazione penale Sez. II sentenza n. 4307 del 1 febbraio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:4307PEN

Massima

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Il reato di associazione di tipo mafioso ex art. 416-bis c.p. può essere configurato anche in assenza della commissione di reati-fine, purché l'organizzazione criminale abbia raggiunto un livello strutturale, organizzativo e programmatico tale da far concretamente presagire la prossima realizzazione di attività delittuose, dimostrando una effettiva capacità di intimidazione nel contesto territoriale di riferimento. La forza di intimidazione e il metodo mafioso possono essere desunti da elementi quali i rituali di affiliazione, la rigida gerarchia interna, la disponibilità di armi da parte degli associati, i collegamenti con altre articolazioni della medesima organizzazione criminale, senza che sia necessaria la realizzazione di condotte eclatanti. Ai fini della partecipazione del singolo all'associazione mafiosa, non è necessario che egli ponga in essere personalmente attività tipiche del metodo mafioso, essendo sufficiente che il suo contributo, anche indiretto, rafforzi l'operatività complessiva del sodalizio criminale. La mera frequentazione di soggetti affiliati, pur se qualificata da abituale reiterazione, non costituisce di per sé elemento sintomatico dell'appartenenza all'associazione, ma può essere valutata come riscontro indiziario unitamente ad altri elementi probatori.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASUCCI Giuliano - Presidente

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - rel. Consigliere

Dott. D'ARRIGO Cosimo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 1409/2011 TRIB. LIBERTA' di TORINO, del 06/07/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. DOMENICO CHINDEMI;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. CEDRANGOLO Oscar che ha chiesto il rigetto del ricorso.

OSSERVA IN FATTO

Il Tribunale della liberta' di Torino, con ordinanza in data 6 luglio 2011, confermava la misura applicativa della custodia cautelare in carcere nei…

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