Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 503 del 2015

ECLI:IT:TARPA:2015:503SENT

Massima

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Il provvedimento interdittivo prefettizio, pur se legittimamente adottato, non può costituire valido presupposto per la risoluzione unilaterale di un contratto da parte della stazione appaltante, in quanto l'eliminazione dal mondo giuridico di tale provvedimento per effetto di una pronuncia giurisdizionale di annullamento determina l'illegittimità derivata della risoluzione contrattuale, che risulta priva del suo fondamento causale. Pertanto, la stazione appaltante non può avvalersi di un provvedimento interdittivo, successivamente annullato, per risolvere unilateralmente il contratto, dovendo in tal caso rispettare le ordinarie clausole contrattuali e le norme di legge che disciplinano la risoluzione del rapporto negoziale. Il principio di diritto è che l'annullamento giurisdizionale del provvedimento interdittivo prefettizio, che aveva costituito il presupposto per la risoluzione del contratto, comporta l'illegittimità derivata di quest'ultima, rendendo necessario il ripristino del rapporto contrattuale originario, salvo il ricorso da parte della stazione appaltante alle ordinarie cause di risoluzione previste dalla legge o dal contratto.

Sentenza completa

N. 00668/2011
REG.RIC.

N. 00503/2015 REG.PROV.COLL.

N. 00668/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 668 del 2011, proposto da:
Ibi Idrobioimpianti S.P.A, rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis))è, con domicilio eletto presso ((omissis)) in Palermo, Via N. Morello, 40;

contro

Amia S.p.A. in Amministrazione Straordinaria, rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso A.M.I.A Ufficio Legale in Palermo, piazzetta Cairoli; Ministero dell'Interno, Prefettura - Ufficio Territoriale del Governo di Napoli, rappresentati e difesi per legge dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato, domiciliata in Palermo, Via A. ((omissis)), 81;

per l'annullamento

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