Cassazione penale Sez. II sentenza n. 47128 del 20 novembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:47128PEN

Massima

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Il diniego dell'applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto di cui all'art. 131-bis c.p. è legittimo quando il giudice, con adeguata motivazione, accerti l'abitualità del comportamento dell'imputato, desunta dai suoi precedenti penali, e la non particolare tenuità dell'offesa, avuto riguardo alla gravità della condotta. Ai fini della valutazione dell'abitualità, il giudice può fare riferimento non solo alle condanne irrevocabili e agli illeciti sottoposti alla sua cognizione, ma anche ai reati in precedenza ritenuti non punibili ex art. 131-bis c.p. La presenza di precedenti penali, anche se non ostativi in sé all'applicazione della causa di non punibilità, può comunque essere valorizzata dal giudice ai fini della valutazione della sussistenza dei requisiti richiesti dalla norma, in particolare dell'abitualità del comportamento. Inoltre, il giudice può legittimamente escludere l'applicazione dell'art. 131-bis c.p. sulla base della sola mancanza di uno dei requisiti richiesti dalla disposizione, senza necessità di esaminare gli altri.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

Dott. PACILLI G. A. R. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 2201/2018 della Corte d'Appello di Palermo del 23.4.2018;
Visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
Udita nella pubblica udienza del 19 settembre 2019 la relazione fatta dal ((omissis));
Udito il Sostituto Procuratore Generale in persona di ((omissis)), che ha concluso chiedendo di dichiarare l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
Con sentenza del 23 aprile 201…

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