Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Le concessioni demaniali, in quanto attribuiscono al privato il beneficio di potersi giovare in esclusiva di beni pubblici, devono essere assegnate nel rispetto dei principi di concorrenza e di evidenza pubblica, senza possibilità di rinnovi automatici o proroghe avulsi da tali meccanismi competitivi. Ciò in quanto il rinnovo automatico o il diritto di insistenza nella concessione, in assenza di confronto concorrenziale, comporta una violazione dei principi europei in materia di concorrenza. Pertanto, l'amministrazione è legittimata a negare il rinnovo o la proroga di una concessione demaniale in scadenza, qualora sussistano manifestazioni di interesse di terzi per la medesima concessione, e a indire una nuova procedura ad evidenza pubblica per l'affidamento della stessa. Le disposizioni contrattuali o regolamentari che prevedono forme di rinnovo automatico o di diritto di insistenza, in assenza di confronto concorrenziale, devono essere disapplicate in quanto incompatibili con i principi europei e nazionali in materia di concorrenza e di affidamento di concessioni di beni pubblici.