Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 7568 del 28 febbraio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:7568PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, abusando dei poteri connessi alla propria funzione, si appropria indebitamente di somme di denaro destinate alla pubblica amministrazione, commette il reato di peculato. Tale condotta integra un grave abuso di potere che lede il principio di buon andamento e imparzialità della pubblica amministrazione, nonché la corretta gestione delle risorse pubbliche. Il giudice, nel valutare la responsabilità penale, deve accertare l'effettiva percezione e mancato versamento delle somme da parte del pubblico ufficiale, anche sulla base di elementi indiziari quali alterazioni documentali e dichiarazioni testimoniali. L'imputato non può sottrarsi alla responsabilità penale contestando genericamente la credibilità delle prove a suo carico, senza indicare specifici elementi di fatto idonei a smentire l'impianto probatorio. Inoltre, l'eventuale esistenza di accordi tra l'ente pubblico e il concessionario della riscossione non esclude la responsabilità dell'agente pubblico per l'appropriazione indebita, potendo al più incidere sulla quantificazione del danno risarcibile. In tali casi, il giudice deve condannare il pubblico ufficiale alla restituzione delle somme indebitamente percepite e al risarcimento del danno patrimoniale cagionato all'amministrazione, a prescindere da eventuali rapporti interni tra l'ente e il concessionario.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. FAZIO Anna Maria - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1. Ma. La. , nata a (OMESSO);

avverso la sentenza del 07/04/2010 della Corte di appello di Torino;

visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Petruzzellis Anna;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. SELVAGGI Eugenio, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;

uditi i difensori, avv, Fio…

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