Cassazione penale Sez. I sentenza n. 9779 del 11 marzo 2010

ECLI:IT:CASS:2010:9779PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, deve verificare la logicità e la congruenza della motivazione del provvedimento impugnato, senza poter sindacare l'intrinseca attendibilità dei risultati dell'interpretazione delle prove, atteso che il merito dell'analisi ricostruttiva dei fatti è riservato al giudice di merito. Pertanto, il giudice di legittimità non può sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, ancorché altrettanto logica, quando quest'ultima risulti adeguatamente motivata e rispettosa dei canoni logico-giuridici. In particolare, nel caso di dichiarazioni de relato di collaboratori di giustizia, il giudice di merito deve verificare con rigore la credibilità e l'affidabilità delle fonti di conoscenza di tali dichiarazioni, potendo legittimamente ritenere non sufficientemente gravi gli indizi di colpevolezza qualora permangano incertezze e lacune in ordine alle modalità di acquisizione delle informazioni da parte dei dichiaranti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI ((omissis)) del 16/02/2 -

Dott. DI TOMASSI ((omissis)) SENTE -

Dott. BONITO Francesco M.S. rel. Consigliere N. -

Dott. CAPOZZI ((omissis)) REGISTRO GENER -

Dott. CASSANO ((omissis)) N. 39425/2 -

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

PMT PRESSO TRIBUNALE DI LECCE, nei confronti di:

1) LU. NI. N. IL (OMESSO);

2) NO. SE. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 649/2009 TRIB. LIBERTA' di LECCE, del 22/09/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. BONITO ((omissis));

sentite le conclusioni del Dott. GERACI Vincenzo che ha chiesto dichiararsi la inammissibilita' del ricorso;

U…

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