Cassazione penale Sez. I sentenza n. 12009 del 30 marzo 2021

ECLI:IT:CASS:2021:12009PEN

Massima

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Il riconoscimento del vincolo della continuazione tra reati, anche in sede di esecuzione, richiede l'accertamento di un unico programma criminoso deliberato per il conseguimento di un determinato fine, con la preordinazione di una serie ben individuata di illeciti, almeno nelle loro caratteristiche essenziali, al momento della commissione del primo reato. Tale unitarietà del disegno criminoso può essere desunta dalla valutazione di indici quali l'omogeneità delle violazioni e del bene protetto, la contiguità spazio-temporale, le singole causali, le modalità della condotta, la sistematicità e le abitudini programmate di vita dell'agente, senza che sia necessaria la concomitante ricorrenza di tutti tali elementi, purché siano comunque significativi. Il riconoscimento della continuazione tra distinti reati associativi è ammissibile, a condizione che sia accertata l'unicità del momento deliberativo e la sua successiva attuazione attraverso la progressiva appartenenza del soggetto ad una pluralità di organizzazioni ovvero ad una medesima organizzazione, tenendo conto della natura dei vari sodalizi, della loro concreta operatività e della loro continuità nel tempo. Ove siano dedotti elementi idonei a dimostrare l'unitarietà del disegno criminoso, il giudice dell'esecuzione è tenuto a valutarli compiutamente, senza limitarsi a considerazioni di carattere meramente presuntivo o congetturale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SANDRINI ((omissis)) - Presidente

Dott. LIUNI Teresa - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - rel. Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 24/02/2020 della CORTE APPELLO di MILANO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. DANIELE CAPPUCCIO;
lette le conclusioni del PG, il quale ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 24 febbraio 2020 la Corte di appello di Milano ha rigettato l'istanza volta al riconoscimento del vincolo della continuazione, in executivis, tra i reati per cui (OMISSIS) e' stato condannato con i seguen…

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