Il notaio, nell'esercizio della propria attività professionale, è tenuto ad adempiere con la massima diligenza agli obblighi inerenti al mandato conferitogli, verificando con scrupolosa attenzione tutti gli elementi essenziali dell'atto da stipulare, al fine di tutelare gli interessi delle parti coinvolte. Pertanto, il notaio che, in sede di compravendita immobiliare, ometta di esaminare la ricevuta contabile attestante l'avvenuto bonifico del prezzo di vendita, accreditandolo su un conto corrente diverso da quello indicato dal venditore, senza chiedere l'autorizzazione a procedere in tal senso, incorre in una grave negligenza professionale, che può comportare la sua responsabilità per i danni patrimoniali subiti dal venditore a causa dell'indebito prelievo della somma da parte del cointestatario del conto corrente sul quale il notaio ha erroneamente effettuato il bonifico. Tuttavia, qualora il danno sia causalmente riconducibile ad un comportamento doloso o gravemente colposo di un soggetto estraneo all'attività notarile, come nel caso di immediato prelievo della somma da parte del cointestatario del conto corrente, il notaio non può essere ritenuto responsabile, in quanto la sua condotta non risulta essere stata causalmente efficiente rispetto all'evento dannoso.