Cassazione penale Sez. V sentenza n. 25475 del 24 giugno 2011

ECLI:IT:CASS:2011:25475PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La responsabilità penale dell'imputato per il reato di lesioni personali può essere accertata sulla base di plurimi elementi probatori, quali le dichiarazioni della persona offesa pienamente confermate dal referto medico e dalle testimonianze di altri soggetti presenti, anche laddove la persona offesa abbia successivamente rilasciato dichiarazioni volte a ridimensionare l'accaduto. Tali dichiarazioni, infatti, sono da ritenersi logicamente incompatibili con la ricostruzione dei fatti emergente dagli altri elementi di prova e pertanto implicitamente disattese dal giudice. Il giudice, pertanto, nel valutare la prova, non è vincolato dalle dichiarazioni della persona offesa, qualora queste risultino smentite da altri elementi probatori oggettivi e attendibili.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE Renato Luigi - Presidente

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto dal difensore di:

Fe. Gi. , nato ad (OMESSO);

avverso la sentenza del Tribunale di Macerata, Sezione distaccata di Civitanova Marche, in data 21.1.2010;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere ZAZA Carlo;

udito il Procuratore Generale in persona del Dott. MONETTI Vito, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

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