Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza n. 1942 del 2015

ECLI:IT:TARCT:2015:1942SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di diniego del nulla osta al lavoro subordinato di cittadino extracomunitario deve essere adeguatamente motivato, non essendo sufficiente la mera affermazione dell'insufficienza del reddito del datore di lavoro, ma essendo necessario che l'amministrazione espliciti le valutazioni discrezionali compiute in ordine alla congruità del reddito dichiarato rispetto alle risultanze istruttorie acquisite, nel rispetto del divieto di motivazione postuma. Il provvedimento amministrativo di diniego del nulla osta al lavoro subordinato di cittadino extracomunitario deve essere adeguatamente motivato, non essendo sufficiente la mera affermazione dell'insufficienza del reddito del datore di lavoro. L'amministrazione è tenuta a esplicitare le valutazioni discrezionali compiute in ordine alla congruità del reddito dichiarato rispetto alle risultanze istruttorie acquisite, nel rispetto del divieto di motivazione postuma. Infatti, l'amministrazione non può limitarsi a un generico richiamo all'inadeguatezza del reddito, ma deve indicare puntualmente gli elementi di fatto e di diritto che hanno condotto alla decisione di rigetto, in modo da consentire al destinatario del provvedimento di comprenderne le ragioni e di poter esercitare effettivamente il diritto di difesa. Il mancato rispetto di tali principi determina l'illegittimità del provvedimento per difetto di motivazione. La motivazione del provvedimento amministrativo di diniego del nulla osta al lavoro subordinato di cittadino extracomunitario deve essere chiara, esplicita e completa, non essendo sufficiente la mera affermazione dell'insufficienza del reddito del datore di lavoro. L'amministrazione è tenuta a indicare puntualmente gli elementi fattuali e giuridici che hanno condotto alla decisione di rigetto, esplicitando le valutazioni discrezionali compiute in ordine alla congruità del reddito dichiarato rispetto alle risultanze istruttorie acquisite. Il mancato rispetto di tali principi, in ossequio al divieto di motivazione postuma, determina l'illegittimità del provvedimento per difetto di motivazione, in quanto non consente al destinatario di comprenderne le ragioni e di poter esercitare effettivamente il diritto di difesa. Il provvedimento amministrativo di diniego del nulla osta al lavoro subordinato di cittadino extracomunitario deve essere adeguatamente motivato, non essendo sufficiente la mera affermazione dell'insufficienza del reddito del datore di lavoro. L'amministrazione è tenuta a indicare puntualmente gli elementi fattuali e giuridici che hanno condotto alla decisione di rigetto, esplicitando le valutazioni discrezionali compiute in ordine alla congruità del reddito dichiarato rispetto alle risultanze istruttorie acquisite. Il mancato rispetto di tali principi, in ossequio al divieto di motivazione postuma, determina l'illegittimità del provvedimento per difetto di motivazione, in quanto non consente al destinatario di comprenderne le ragioni e di poter esercitare effettivamente il diritto di difesa. Infatti, l'amministrazione non può limitarsi a un generico richiamo all'inadeguatezza del reddito, ma deve fornire una motivazione chiara, esplicita e completa, indicando puntualmente gli elementi di fatto e di diritto che hanno condotto alla decisione di rigetto.

Sentenza completa

N. 03024/2011
REG.RIC.

N. 01942/2015 REG.PROV.COLL.

N. 03024/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3024 del 2011, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avv.ti ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio della seconda in Catania, Via Mons. Ventimiglia, 145;

contro

Ministero dell'Interno, in persona del Ministro legale rappresentante p.t.; Prefettura di Catania - Sportello Unico Per L'Immigrazione di Catania, in persona del Prefetto p.t., entrambi rappresentati e difesi per legge dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Catania, ed ivi domiciliati in Via Vecchia Ognina, 149;

per l'annullamento

- del p…

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