Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 35491 del 23 agosto 2023

ECLI:IT:CASS:2023:35491PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di maltrattamenti in famiglia è integrato dalla abituale sottoposizione della persona offesa a vessazioni di natura violenta, fisica e morale, a prescindere dalla natura affettuosa o meno dei rapporti tra i soggetti coinvolti e dal luogo di realizzazione delle condotte delittuose, purché risulti provata la sussistenza degli elementi oggettivi e soggettivi del reato. Il giudice di merito, nel valutare la credibilità della persona offesa, non è tenuto a confutare tutte le allegazioni difensive, essendo sufficiente che la motivazione del provvedimento sia logica e giuridicamente corretta nel ritenere attendibili le dichiarazioni della parte lesa, in assenza di elementi che possano giustificare un intento calunniatorio. L'esclusione delle attenuanti generiche e della provocazione, così come la determinazione della pena, rientrano nel potere discrezionale del giudice di merito, il cui esercizio è incensurabile in sede di legittimità salvo vizi logici o giuridici. Il reato di lesioni personali, quando aggravato dalle circostanze di cui agli artt. 576 e 577 c.p., è procedibile d'ufficio, indipendentemente dalla presentazione di querela da parte della persona offesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluig - Presidente

Dott. CRISCUOLO Anna - Consigliere

Dott. CAPOZZI Ang - rel. Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedett - Consigliere

Dott. DI GIOVINE Ombretta - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 14/06/2022 della Corte di appello di Ancona;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta da componente ((omissis));
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza in epigrafe la Corte di appello di Ancona, a seguito di grav…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.