Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 49554 del 27 novembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:49554PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La partecipazione ad un'associazione armata finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti può essere desunta anche dalla continuativa presenza dell'indagato nei luoghi ove si svolge l'attività di spaccio, dal suo ruolo attivo e poliedrico nel mettere a disposizione del sodalizio la propria autovettura per occultare la droga, nel coadiuvare gli spacciatori nelle cessioni, nell'incassare i proventi dello spaccio, nel controllare e organizzare il traffico veicolare, sino a svolgere anche le mansioni di "vedetta". Il patto associativo non deve necessariamente consistere in un preventivo accordo formale, ma può costituirsi di fatto fra soggetti consapevoli che le attività proprie ed altrui ricevono vicendevole ausilio e contribuiscono all'attuazione dello scopo comune, costituito dalla realizzazione di un indeterminato programma a delinquere in materia di traffico di sostanze stupefacenti. La prova della partecipazione al delitto associativo può desumersi anche dalle modalità esecutive dei reati-scopo, dalla loro ripetizione, dai contatti avvenuti fra gli autori, dall'uniformità delle condotte, specie se protratte per un periodo di tempo apprezzabile. Il radicamento sul territorio del sodalizio criminoso e l'intrinseca gravità degli addebiti, in considerazione del profilo personologico dell'indagato e delle modalità di esecuzione delle azioni delittuose, denotano un spiccato livello di pericolosità sociale, idoneo a giustificare l'applicazione di una misura cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GARRIBBA Tito - Presidente

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. DE AMICIS G. - rel. Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedet - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS)

avverso l'ordinanza n. 167/2014 TRIB. LIBERTA' di CATANIA, del 10/02/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GAETANO DE AMICIS;

sentite le conclusioni del PG Dott. CANEVELLI Paolo che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza del 10 febbraio 2014 il Tribunale del riesame di Catania ha confermato l'ordinanza emessa dal G.i.p. presso il Tribunale di Cata…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.