Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 40013 del 12 novembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:40013PEN

Massima

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Il reato di cui all'art. 334 c.p. (sottrazione, soppressione, distruzione, dispersione o deterioramento di cose sottoposte a sequestro) non è configurabile nei confronti del proprietario o del custode di un veicolo sottoposto a sequestro amministrativo ai sensi dell'art. 213 del D.Lgs. n. 285/1992, che circoli abusivamente con il mezzo, in quanto la condotta è sanzionata in via amministrativa dalla specifica previsione di cui al comma 4 del citato art. 213. Tra la fattispecie penale e quella amministrativa sussiste un rapporto di specialità, per cui la violazione amministrativa prevale sulla più generale previsione incriminatrice dell'art. 334 c.p., in applicazione del principio di specialità di cui all'art. 15 c.p. La norma amministrativa, infatti, è diretta a sanzionare la mera circolazione abusiva del veicolo sottoposto a sequestro, a prescindere da condotte di sottrazione, soppressione, distruzione, dispersione o deterioramento dello stesso, che integrano invece l'illecito penale. Il bene giuridico tutelato dalla norma amministrativa è l'interesse cautelare sotteso al sequestro, mentre quello protetto dalla disposizione penale è il buon andamento della pubblica amministrazione, leso ogni qual volta siano violati gli obblighi di custodia connessi alla misura applicata. Pertanto, la circolazione abusiva del veicolo sottoposto a sequestro, pur potendo determinare un deterioramento dello stesso, integra esclusivamente la violazione amministrativa di cui all'art. 213, comma 4, D.Lgs. n. 285/1992, non anche il reato di cui all'art. 334 c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LATTANZI Giorgio - Presidente

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Procuratore generale presso la Corte d'appello di Napoli;

contro la sentenza del 10 dicembre 2009 emessa dal Tribunale di Napoli;

nel procedimento a carico di:

Ga. Fr. ;

visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;

sentita la relazione del consigliere dott. Giorgio Fidelbo.

sentito il Sostituto Procuratore generale, dott. Enrico Delehaye, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN…

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