Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 29347 del 4 luglio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:29347PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990 sussiste quando vi sia la prova dell'esistenza di una struttura organizzata, anche rudimentale, volta alla realizzazione di un programma criminoso indeterminato e continuativo nel tempo, con ripartizione di ruoli e coordinamento tra gli associati, a prescindere dalla complessità dell'organizzazione o dalla disponibilità di ingenti risorse economiche. L'elemento distintivo rispetto al mero concorso di persone nel reato di cui all'art. 73 del medesimo decreto è il carattere dell'accordo criminoso, che nell'associazione per delinquere contempla la commissione di una serie non preventivamente determinata di delitti, con permanenza del vincolo associativo tra i partecipanti, i quali, anche al di fuori dei singoli reati programmati, assicurino la propria disponibilità duratura ed indefinita nel tempo al perseguimento del programma criminoso del sodalizio. Pertanto, ai fini della configurabilità dell'associazione, non è necessaria la prova di una complessa e articolata organizzazione, essendo sufficiente l'esistenza di strutture, anche rudimentali, idonee a concretare un supporto stabile e duraturo alle singole deliberazioni criminose, con il contributo dei singoli associati. Inoltre, la diversa tipologia di sostanze stupefacenti oggetto di spaccio, l'ampio giro di clienti e la pluralità di cessioni, nonché le modalità organizzate del commercio, tali da creare una vera e propria "piazza di spaccio", e il carattere armato dell'associazione, possono essere legittimamente apprezzati e valorizzati dal giudice per escludere la ricorrenza del minimo disvalore sociale del fatto, che sostanzia la fattispecie lieve di cui all'art. 74, comma 6, del D.P.R. n. 309/1990.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETITTI Stefano - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. AMOROSO Riccardo - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

Dott. VIGNA ((omissis)) - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 28/12/2018 del TRIB. LIBERTA' di NAPOLI;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott.ssa ((omissis))NA VIGNA;
sentite le conclusioni del PG, Dott. TAMPIERI LUCA, che conclude per l'inammissibilita' del ricorso;
dato atto dell'assenza del difensore.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza impugnata, il Tribunale del riesame di Napoli ha confermato l'ordinanza…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.