Cassazione penale Sez. V sentenza n. 4237 del 7 febbraio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:4237PEN

Massima

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Il reato di atti persecutori (art. 612-bis c.p.) si configura quando la condotta reiterata dell'agente, anche se non necessariamente minacciosa o violenta, è idonea a cagionare nella vittima un perdurante stato di ansia o di paura, ovvero a modificare le sue abitudini di vita, o a ingenerare un fondato timore per la propria incolumità o per quella di un prossimo congiunto. L'evento del reato deve essere il risultato della condotta persecutoria nel suo complesso, anche se può manifestarsi solo a seguito della consumazione dell'ennesimo atto, in quanto dalla reiterazione delle condotte deriva, nella vittima, un progressivo accumulo di disagio che, solo alla fine della sequenza, degenera in uno stato di prostrazione psicologica. Ai fini della configurazione del delitto, non rileva la condotta successiva della vittima, rispetto a quella contestata, in quanto tale condotta non è più espressione di reciprocità, essendo divenuto più incalzante il comportamento illecito dell'agente. La valutazione dell'attendibilità della persona offesa è una questione di fatto, la cui chiave di lettura risiede nell'insieme di una motivazione logica, rispetto alla quale è inibita una rivalutazione in sede di legittimità, salvo che il giudice sia incorso in manifeste contraddizioni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. SCARLINI Enrico V. S. - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - rel. Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 26/01/2021 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere BARBARA CALASELICE;
il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore VINCENZO SENATORE ha concluso chiedendo l'inammissibilita';
udito il difensore.
RITENUTO IN FATTO
1.Con la sentenza impugnata, la Corte d'appello di Milano ha riformato in melius il trattamen…

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