Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 13655 del 2024

ECLI:IT:TARLAZ:2024:13655SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il mancato rispetto del procedimento di diffida e comunicazione di avvio del procedimento di decadenza per morosità, previsto dal regolamento comunale, comporta l'illegittimità del provvedimento finale di decadenza dalla concessione di posteggio per l'esercizio del commercio su aree pubbliche. Tale procedimento, improntato ai principi di gradualità e proporzionalità, prevede che il Municipio competente, in caso di morosità nel pagamento del canone di occupazione di suolo pubblico, debba innanzitutto contestare la morosità semestrale e diffidare il pagamento e la regolarizzazione della tariffa evasa entro 10 giorni dalla notifica di tale diffida, considerata quale comunicazione di avvio del procedimento finalizzato all'applicazione della sanzione della sospensione dell'autorizzazione e della concessione ed eventualmente della successiva decadenza, nel caso di mancato pagamento protratto oltre l'anno. La mancata notifica di tale comunicazione di avvio-diffida all'interessato, accertata con valore di giudicato, determina l'illegittimità del provvedimento finale di decadenza, in quanto viola i principi di partecipazione procedimentale, proporzionalità e minor sacrificio possibile, sanciti dalla normativa di settore. Pertanto, in assenza della prescritta comunicazione di avvio-diffida, il provvedimento di decadenza deve essere annullato, con obbligo per l'amministrazione, in sede di eventuale riedizione del potere, di acquisire all'istruttoria i pagamenti effettuati dall'interessato.

Sentenza completa

Pubblicato il 05/07/2024

N. 13655/2024 REG.PROV.COLL.

N. 11323/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 11323 del 2019, proposto da
Colella Stefano, rappresentato e difeso dagli avvocati Rosalinda Artese, Tatiana Carnevale, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia, come da procura in atti;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Sergio Siracusa, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via del Tempio di Giove, 21, come da procura in atti;

per l'annullamento

- della determinazione dirigenziale del 20.05.2019 prot. n. 129954/20…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.