Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 4196 del 2015

ECLI:IT:TARNA:2015:4196SENT

Massima

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La controversia relativa alla proprietà, pubblica o privata, di una strada, o all'esistenza di diritti di uso pubblico su una strada privata, è devoluta alla giurisdizione del giudice ordinario, in quanto investe l'accertamento dell'esistenza e dell'estensione di diritti soggettivi, dei privati o della pubblica amministrazione. Ciò in quanto il giudice ordinario dispone di mezzi istruttori, come l'interrogatorio formale e il giuramento, che sono espressamente preclusi al giudice amministrativo, e che possono rivelarsi di fondamentale importanza ai fini dell'accertamento della titolarità dei diritti reali su beni immobili, soprattutto laddove manchi o sia contestato l'originario titolo di acquisto. La classificazione formale di una strada come pubblica da parte della pubblica amministrazione costituisce solo una presunzione iuris tantum, superabile con la prova contraria della inesistenza di un diritto di uso o godimento della strada da parte della collettività amministrata, prova che può essere fornita solo in sede di giurisdizione ordinaria, atteso che è il giudice ordinario l'organo cui spetta l'accertamento della esistenza dei diritti reali. Pertanto, la controversia relativa alla proprietà di una strada, anche se precedentemente classificata come pubblica dalla pubblica amministrazione, rientra nella giurisdizione del giudice ordinario, il quale è l'unico competente a valutare l'esistenza e l'estensione dei diritti reali, anche in deroga alla presunzione di pubblicità della strada derivante dalla sua classificazione formale.

Sentenza completa

N. 02370/2010
REG.RIC.

N. 04196/2015 REG.PROV.COLL.

N. 02370/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Settima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2370 del 2010, proposto da: ((omissis)) e ((omissis)),
rappresentate e difese, per mandati a margine dell’atto introduttivo del giudizio, dall’avv. ((omissis)), presso il cui studio è eletto domicilio in Napoli, via Cesareo Console, n. 3;

contro

Comune di Procida, in persona del Sindaco
pro tempore
,
rappresentato e difeso, per mandato a margine dell’atto di costituzione in giudizio, nonché in forza di delibera di giunta municipale n. 62 del 14 maggio 2010, dall’avv. Luigi M. D’Angiolella, con il quale elettivamente domicilia in Napoli, viale A. Gramsci, n.16;

per l'annullamento

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