Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 11744 del 11 marzo 2014

ECLI:IT:CASS:2014:11744PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio che, abusando della propria qualità o dei propri poteri, costringe o induce taluno a dare o a promettere indebitamente denaro o altra utilità, integra il delitto di concussione, a prescindere dalla specifica competenza o dai poteri formalmente attribuiti al soggetto attivo, essendo sufficiente che la sua posizione di preminenza lo renda credibile e idoneo a costringere o indurre il privato alla prestazione richiesta. La condotta concussiva può essere integrata anche attraverso l'intervento di un terzo soggetto che, qualificandosi come esponente di un'associazione mafiosa, rafforzi le pretese illegittime del pubblico ufficiale, configurando l'aggravante dell'agevolazione di attività mafiose. Il reato di concussione si configura come condotta costrittiva, a differenza della fattispecie di induzione indebita a dare o promettere utilità, introdotta dalla riforma del 2012, che integra una condotta meramente induttiva. Pertanto, la valutazione in concreto della natura costrittiva o meramente induttiva della condotta è determinante ai fini della corretta qualificazione giuridica del fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. CONTI Giovanni - rel. Consigliere

Dott. LEO Guglielmo - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza del 12/12/2012 della Corte di appello di Messina;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));

udito il Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito per il ricorrente l'avv. (OMISSIS), che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.

RITEN…

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