Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 2359 del 2021

ECLI:IT:TARMI:2021:2359SENT

Massima

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Il mutamento di destinazione d'uso di un immobile da industriale a residenziale, ancorché avvenuto senza la realizzazione di opere edilizie (c.d. variazione funzionale), costituisce comunque una variazione essenziale ai sensi dell'art. 32, comma 1, d.p.r. 380/2001, in quanto determina un differente carico urbanistico e un maggiore impatto sulla zona, con conseguente necessità del previo ottenimento di un idoneo titolo abilitativo. Tale mutamento, se realizzato in difformità dalla disciplina urbanistica vigente all'epoca, non può essere sanato nemmeno in presenza di una successiva modifica normativa che ammetta la destinazione residenziale, in quanto difetta il requisito della c.d. "doppia conformità" previsto dall'art. 36 d.p.r. 380/2001. Pertanto, l'amministrazione comunale è legittimata ad adottare un provvedimento ripristinatorio, ordinando il cessare dell'utilizzo residenziale e il ripristino della destinazione produttiva originaria, senza che possa trovare applicazione la mera sanzione pecuniaria prevista dall'art. 53, comma 2, l.r. Lombardia 12/2005, in quanto tale norma regionale deve essere interpretata in conformità ai principi contenuti nella legge statale, che configurano il mutamento di destinazione d'uso tra categorie funzionali autonome come una variazione essenziale soggetta a sanzione ripristinatoria. Inoltre, il giudice non può applicare in via giurisprudenziale una "sanatoria" in assenza di espressa previsione legislativa, in quanto ciò violerebbe i principi di legalità dell'azione amministrativa e di tipicità e nominatività dei poteri esercitati dalla pubblica amministrazione.

Sentenza completa

Pubblicato il 27/10/2021

N. 02359/2021 REG.PROV.COLL.

N. 01424/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1424 del 2013, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso il loro studio in Milano, via Cadore, n. 36;

contro

Comune di Milano, in persona del Sindaco in carica, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto in Milano, via della Guastalla, n. 6;

per l'annullamento

- del provvedimento datato 2.4.2013, Prot. Gen. 261697/2013, a firma del Dirigente del S…

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