Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Brescia sentenza breve n. 1787 del 2011

ECLI:IT:TARBS:2011:1787SENB

Massima

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Il ricorso amministrativo diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse quando il ricorrente, a seguito di un ulteriore provvedimento positivo, abbia ottenuto quanto in precedenza rifiutato nell'atto impugnato, senza che sia stata avanzata alcuna domanda risarcitoria. In tali casi, il giudice amministrativo dichiara l'improcedibilità del ricorso, compensando le spese di giudizio, in quanto il ricorrente ha conseguito il risultato sperato attraverso l'adozione di un nuovo provvedimento favorevole, venendo meno l'interesse originario all'annullamento dell'atto impugnato. Tale principio trova applicazione ogni qualvolta l'Amministrazione adotti un provvedimento successivo che soddisfi le pretese del ricorrente, senza che questi abbia formulato richieste risarcitorie, essendo sufficiente il mero accertamento della sopravvenuta carenza di interesse per dichiarare l'improcedibilità del ricorso.

Sentenza completa

N. 00190/2011
REG.RIC.

N. 01787/2011 REG.PROV.COLL.

N. 00190/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

sezione staccata di Brescia (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 190 del 2011, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Brescia, c.so Magenta, 69;

contro

Questura di Brescia, Ministero dell'Interno, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Distrettuale Stato, domiciliata per legge in Brescia, via S. Caterina, 6;

per l'annullamento

del decreto Cat. A-12/2010/Immig./2^ sez./db del 6/10/2010, che ha annullato il permesso di soggiorno n. 100483574, nonchè di ogni altro atto connesso.

Visti il ricorso …

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