Cassazione penale Sez. I sentenza n. 32396 del 5 luglio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:32396PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il porto di oggetti atti ad offendere, quali coltelli a serramanico e fruste da nervo animale, è penalmente rilevante solo se avviene senza giustificato motivo e in circostanze di tempo e luogo che siano altamente indicative della possibilità di utilizzo per l'offesa alla persona. Il giustificato motivo ricorre quando le esigenze dell'agente siano corrispondenti a regole relazionali lecite, rapportate alla natura dell'oggetto, alle modalità di verificazione del fatto, alle condizioni soggettive del portatore, ai luoghi dell'accadimento e alla normale funzione dell'oggetto. Pertanto, il dubbio circa l'esistenza del giustificato motivo non può che giovare all'imputato, risolvendosi in un dubbio sulla integrazione del fatto tipico descritto dal legislatore come punibile. Ove l'imputato alleghi circostanze obiettive dimostrative di un giustificato motivo, il giudice è tenuto a compiere una esaustiva verifica al fine di escludere la ricorrenza di tale dato, non potendosi ritenere sufficiente la mancata immediata giustificazione del possesso da parte dell'imputato al momento del controllo. L'assenza di prova dell'illiceità del porto, in presenza di elementi che ne indichino la correlazione con una attività lavorativa lecita, comporta l'assoluzione dell'imputato perché il fatto non sussiste.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BONITO F. Maria S. - Presidente

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 3559/2015 CORTE APPELLO di CATANIA, del 22/03/2016;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 23/02/2017 la relazione fatta dal Consigliere Dott. RAFFAELLO MAGI;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. CANEVELLI Paolo che ha concluso per l'accoglimento del ricorso e l'annullamento con rinvio della decisione impugnata.
IN FATTO E IN DIRITTO
1. La Corte di Appello di Catania, con sentenza emessa …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.