Cassazione penale Sez. I sentenza n. 16374 del 12 aprile 2018

ECLI:IT:CASS:2018:16374PEN

Massima

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Il provvedimento cautelare di custodia in carcere perde efficacia e deve essere dichiarato inammissibile per sopravvenuta carenza di interesse, una volta che la sentenza di condanna a pena detentiva sia divenuta definitiva nei confronti dell'imputato. Ciò in quanto il titolo cautelare di restrizione della libertà personale viene a essere sostituito dal titolo esecutivo rappresentato dalla condanna definitiva, senza che ciò comporti la condanna alle spese processuali o al pagamento di una sanzione pecuniaria. Il principio di diritto affermato mira a evitare un inutile dispendio di attività processuale, una volta che il procedimento cautelare abbia esaurito la sua funzione strumentale rispetto al processo di merito conclusosi con sentenza definitiva di condanna.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASA Filippo - Presidente

Dott. CENTOFANTI Francesc - rel. Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

Dott. COCOMELLO Assunta - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 28/09/2017 del TRIBUNALE di BARI;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. FRANCESCO CENTOFANTI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. DI LEO GIOVANNI, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. (OMISSIS), tramite il difensore di fiducia, ha proposto ricorso per cassazione avverso l'ordinanza pronunciata il 28 settembre 201…

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