Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 17100 del 2022

ECLI:IT:TARLAZ:2022:17100SENT

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il provvedimento amministrativo che vieta la prosecuzione di un'attività di somministrazione di alimenti e bevande e dispone la chiusura coatta dell'esercizio deve essere annullato quando, nel corso del giudizio, l'amministrazione abbia provveduto alla regolarizzazione della posizione dell'esercente e alla rimozione dei sigilli precedentemente apposti, determinando così la cessazione della materia del contendere. In tali casi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, compensando le spese di lite in considerazione della peculiarità della vicenda. La massima giuridica che esprime tale principio è: Il provvedimento amministrativo che vieta la prosecuzione di un'attività di somministrazione di alimenti e bevande e dispone la chiusura coatta dell'esercizio è annullato quando, nel corso del giudizio, l'amministrazione abbia provveduto alla regolarizzazione della posizione dell'esercente e alla rimozione dei sigilli precedentemente apposti, determinando così la cessazione della materia del contendere. In tali casi, il giudice amministrativo dichiara l'improcedibilità del ricorso, compensando le spese di lite in considerazione della peculiarità della vicenda. Il principio di diritto si fonda sulla tutela del legittimo affidamento dell'esercente, il quale non può subire le conseguenze negative di un provvedimento illegittimo una volta che l'amministrazione abbia rimosso gli effetti pregiudizievoli dello stesso. Il giudice, pertanto, non può che prendere atto della cessazione della materia del contendere, senza entrare nel merito della legittimità del provvedimento originario.

Sentenza completa

Pubblicato il 19/12/2022

N. 17100/2022 REG.PROV.COLL.

N. 09722/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Stralcio)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 9722 del 2018, proposto da Borgo Ripa S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Fabio Massimo Ventura, Paolo Maria D'Ottavi, Augusto Bonagura, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio Paolo Maria D'Ottavi in Roma, via Lima 15;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Alessandro Rizzo, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via del Tempio di Giov…

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