Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 616 del 2009

ECLI:IT:TARLAZ:2009:616SENT

Massima

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Il ricorso proposto dalla dipendente universitaria avverso il bando di concorso per un posto di ricercatore universitario è dichiarato improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse, in quanto la ricorrente ha espressamente rinunciato alla definizione della controversia. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il venir meno dell'interesse della parte ricorrente determina l'improcedibilità del ricorso, indipendentemente dalla fondatezza o meno delle doglianze inizialmente sollevate. La decisione del giudice amministrativo di compensare le spese di giudizio tra le parti trova giustificazione nella sopravvenuta carenza di interesse della ricorrente, che rende equo il compensare le spese processuali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DEL LAZIO
SEZIONE III
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso n. 12214 del 2001 proposto dalla dott.ssa Ma. Ca. Ba. rappresentata e difesa dall'avv. Au. Ma. Cu. presso il cui studio in Ro., Via Pa. Fa. n. (...), è elettivamente domiciliata;
CONTRO
a) il Ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica, in persona del Ministro pro-tempore;
b) l'Università degli Studi di Fi., in persona del Rettore pro-tempore;
rappresentati e difesi dall'Avvocatura Generale dello Stato presso la cui sede in Ro., via De. Po. n. (...), sono domiciliatari;
per l'annullamento:
1) del Decreto del Rettore dell'Università degli Studi di Fi. n. 625 del 9 luglio 2001 con il quale è stata bandita una valutazione comparativa a un posto di ricercatore universitario di ruolo per il settore scientifico-disciplinare BIO/09 Fisiologia;
2) del relativ…

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