Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 3979 del 2018

ECLI:IT:TARNA:2018:3979SENT

Massima

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Il provvedimento di repressione degli abusi edilizi, quale l'ordine di demolizione di un manufatto realizzato in assenza o difformità del prescritto titolo edilizio, costituisce atto dovuto della pubblica amministrazione, riconducibile all'esercizio di un potere vincolato, che non richiede una particolare motivazione, essendo sufficiente la mera descrizione e rappresentazione del carattere illecito dell'opera realizzata. L'amministrazione non è tenuta a effettuare una specifica valutazione dell'interesse pubblico all'abbattimento o a operare una comparazione con l'interesse del privato alla conservazione dell'opera abusiva, né a indicare nell'ordinanza di demolizione l'esatta individuazione dell'area di sedime da acquisire al patrimonio comunale in caso di inottemperanza all'ingiunzione, trattandosi di una conseguenza ex lege dell'inadempimento. L'ordine di demolizione è infatti atto vincolato, che non richiede una motivazione eccedente la mera descrizione dell'abuso, né la sussistenza di un interesse pubblico concreto ed attuale alla rimozione dell'opera, non potendo essere tutelato alcun affidamento del privato sulla possibilità di mantenere nel tempo una situazione di fatto abusiva. La giurisprudenza maggioritaria ritiene che il provvedimento sanzionatorio in materia edilizia non necessiti di una particolare motivazione, essendo sufficiente la rappresentazione del carattere illecito dell'intervento realizzato, né è necessaria una previa comparazione dell'interesse pubblico alla repressione dell'abuso, che è in re ipsa, con l'interesse del privato proprietario del manufatto, anche ove l'intervento repressivo intervenga a distanza di tempo dalla commissione dell'abuso, salvo il caso in cui sia configurabile un affidamento "legittimo" del privato, ricollegabile oltre che al decorso di un notevole lasso di tempo anche ad altri elementi, come la contraddittorietà dell'azione amministrativa, che possa essere meritevole di una motivazione rafforzata in ordine alle ragioni di pubblico interesse che impongano la rimozione dell'abuso.

Sentenza completa

Pubblicato il 14/06/2018

N. 03979/2018 REG.PROV.COLL.

N. 00589/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 589 del 2010, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Napoli, viale Gramsci n.19;

contro

Comune di Giugliano in Campania in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Napoli, via ((omissis)),3 (St. Marone);

per l'annullamento

dell’ordinanza di demolizione n. 280/2009 del 03.11.09 e dei verbali di sopralluogo dell’01.11.2003 e del 15.12.2003 ivi menzionati, nonché di ogni altro atto preordinato, collegato connesso…

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