Cassazione penale Sez. I sentenza n. 21877 del 30 maggio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:21877PEN

Massima

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La misura di prevenzione della sorveglianza speciale della pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di residenza può essere applicata a carico di un soggetto qualora risulti la sussistenza e l'attualità della sua pericolosità sociale, desumibile dai precedenti penali e dai carichi pendenti, anche in assenza di una condanna definitiva per reati gravi, purché vi sia una valutazione complessiva negativa della personalità del sorvegliato, senza che assuma rilievo determinante il favorevole esito di alcuni procedimenti penali o la lecita provenienza di parte delle sue risorse economiche. In tali ipotesi, la motivazione della decisione di applicazione della misura di prevenzione, pur se sintetica, deve comunque dare adeguatamente conto degli elementi fattuali posti a fondamento della valutazione di pericolosità sociale, senza che sia necessario un esame analitico di ogni singolo aspetto della vicenda, essendo sufficiente una motivazione che consenta di comprendere il percorso logico-giuridico seguito dal giudice. Il controllo di legittimità in sede di ricorso per cassazione avverso il provvedimento di applicazione della misura di prevenzione è limitato alla sola violazione di legge, senza possibilità di sindacare la valutazione di merito compiuta dal giudice di merito in ordine alla sussistenza dei presupposti di applicazione della misura.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOCALI Piero - Presidente

Dott. GRANERO Francantonio - Consigliere

Dott. NOVARESE Francesco - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) LO. FR. , N. IL (OMESSO);

avverso DECRETO del 02/03/2007 CORTE APPELLO di ROMA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. VECCHIO MASSIMO;

Letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Dott. GIALANELLA Antonio, Sostituto Procuratore Generale della Repubblica presso questa Corte, il quale ha concluso per la inammissibilita' del ricorso e per la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e al v…

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