Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così espresso: L'ordine di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi, adottato dall'amministrazione comunale a distanza di molti anni (52 anni nel caso di specie) dall'abuso edilizio, richiede una congrua e puntuale motivazione in ordine all'interesse pubblico prevalente rispetto all'affidamento ingeneratosi nel privato per il protrarsi dell'inerzia dell'amministrazione. L'interesse pubblico al mero ripristino della legalità non è di per sé sufficiente a giustificare il sacrificio dell'interesse privato, quando quest'ultimo sia meritevole di tutela in ragione della consolidata situazione di fatto e del ragionevole affidamento del proprietario nell'assenza di interventi sanzionatori per un lungo periodo di tempo. L'amministrazione è pertanto tenuta a motivare adeguatamente le ragioni di pubblico interesse, diverse dal mero ripristino della legalità, che rendono prevalente l'interesse pubblico rispetto a quello privato, al fine di legittimare l'esercizio del potere repressivo a distanza di molto tempo dall'abuso.