Il Tribunale Regionale di Giustizia Amministrativa, Sezione Autonoma di Bolzano, ha stabilito che: 1. Il potere della Provincia di introdurre modifiche alle scelte urbanistiche adottate dal Comune è circoscritto entro i limiti in cui tali modifiche traducono interessi sovracomunali coinvolti nella pianificazione comunale, coincidenti con il rispetto della normativa e del piano provinciale di sviluppo e coordinamento territoriale, nonché dei vincoli ambientali, paesaggistici, storici, monumentali, archeologici e d'insieme, o con l'esigenza di garantire la razionale e coordinata sistemazione dei servizi, delle opere e degli impianti di interesse statale, provinciale e comprensoriale. 2. La Provincia non può interferire nel perimetro decisionale di pianificazione proprio dell'ente locale più prossimo alla comunità per la quale s'intende approntare il piano di disciplina dell'assetto urbanistico, sovrapponendo la propria "visione" urbanistica a quella di segno diverso rappresentata dal Comune. 3. La Commissione provinciale per la natura, il paesaggio e lo sviluppo del territorio, nell'ambito della funzione di ausilio e apporto istruttorio all'ente locale di primo livello, può formulare diverse valutazioni urbanistiche che il Comune può condividere o motivatamente disattendere nell'esercizio del proprio potere di operare in autonomia le scelte ritenute più opportune per il perseguimento degli interessi urbanistici della comunità locale.