Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 1448 del 2013

ECLI:IT:TARNA:2013:1448SENT

Massima

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Il rilascio e il rinnovo delle licenze di pubblica sicurezza, quali il porto d'armi, devono essere valutati dall'Amministrazione nel rispetto dei principi costituzionali di eguaglianza e delle libertà fondamentali, desumendo i requisiti attitudinali o di affidabilità del richiedente non solo da condotte penalmente rilevanti, ma anche da comportamenti significativi in rapporto all'attività da svolgere, senza che possano rilevare episodi estranei al soggetto che si traducano in una sorta di indebita sanzione extralegale. L'Amministrazione ha un ampio potere discrezionale nella valutazione, che deve essere adeguatamente motivata e fondata su un'istruttoria completa, volta a evidenziare concrete circostanze di fatto che giustifichino il giudizio di pericolosità o di probabile abuso nell'uso della licenza, senza poter fare affidamento su meri vincoli di parentela o su precedenti procedimenti penali conclusi con provvedimenti di archiviazione. In particolare, nel caso di richiesta di rinnovo di porto d'armi per difesa personale, l'Amministrazione deve valutare attentamente la sussistenza di fattori di rischio specifici connessi all'attività svolta dal richiedente, senza poter fondare il diniego su generiche valutazioni sfavorevoli o su indagini relative ad organizzazioni criminali operanti nell'area di residenza, in assenza di una complessiva valutazione della personalità del soggetto in termini di affidabilità e probabilità di abuso.

Sentenza completa

N. 04849/2012
REG.RIC.

N. 01448/2013 REG.PROV.COLL.

N. 04849/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex artt.60 e 74 cod. proc. ammin., sul ricorso numero di registro generale 4849 del 2012 proposto dal Sig. ((omissis)), rappresentato e difeso dagli Avv. ((omissis)) e ((omissis)) ed elettivamente domiciliato presso il loro studio in Napoli, Via F. Caracciolo n.15;

contro

Ministero dell’Interno in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato e domiciliato ope legis presso gli Uffici in Napoli, Via A. Diaz n.11;

per l'annullamento

previa sospensione, del Decreto del Prefetto di Napoli del 25/7/2012 di rigetto dell’istanza di rinnovo di porto di pistola.

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