Cassazione penale Sez. I sentenza n. 26658 del 17 giugno 2019

ECLI:IT:CASS:2019:26658PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari ai fini dell'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere per il reato di associazione di tipo mafioso, deve limitarsi a verificare la congruenza e la logicità della motivazione del provvedimento impugnato, senza poter sindacare nel merito le valutazioni di fatto compiute dal giudice di merito. Pertanto, il controllo di legittimità sulla motivazione delle ordinanze di riesame dei provvedimenti restrittivi della libertà personale è diretto a verificare la coerenza e la coordinazione logica dell'apparato argomentativo che collega gli indizi al giudizio di probabile colpevolezza dell'indagato e la valenza di tali indizi, senza poter entrare nel merito degli apprezzamenti del giudice del merito circa l'attendibilità delle fonti e la rilevanza e concludenza del materiale probatorio, purché tali giudizi e apprezzamenti siano sostenuti da motivazione adeguata, coerente ed esente da errori logici e giuridici. In particolare, in tema di misure cautelari personali, allorché sia denunciato, con ricorso per cassazione, vizio di motivazione del provvedimento emesso dal tribunale del riesame in ordine alla consistenza dei gravi indizi di colpevolezza o alla sussistenza di esigenze cautelari, alla Corte suprema spetta solo il compito di verificare se il giudice del merito abbia dato adeguatamente conto delle ragioni che l'hanno indotto ad affermare la gravità del quadro indiziario a carico dell'indagato e di controllare la congruenza della motivazione riguardante la valutazione degli elementi indizianti e delle esigenze cautelari rispetto ai canoni della logica e ai principi di diritto che governano l'apprezzamento delle risultanze probatorie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IASILLO Adriano - Presidente

Dott. MANCUSO Luigi - rel. Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 09/08/2018 del TRIB. LIBERTA' di CALTANISSETTA;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott. LUIGI FABRIZIO MANCUSO;
lette/sentite le conclusioni del PG, Dott. GAETA PIETRO;
Il Proc. Gen. conclude per l'inammissibilita';
udito il difensore.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 9.8.2018, il Tribunale di Caltanissetta, adito per il riesame ai sensi dell'articolo 309 c.p.p., confermava il provvedimento …

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