Cassazione penale Sez. II sentenza n. 44879 del 2 dicembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:44879PEN

Massima

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Il giudice di merito gode di ampio potere discrezionale nella concessione o nel diniego delle circostanze attenuanti generiche, essendo sufficiente che egli prenda in considerazione uno solo degli elementi indicati dall'art. 133 c.p., come la gravità del fatto e i precedenti penali dell'imputato, per motivare adeguatamente la propria decisione. Il diniego delle attenuanti può pertanto fondarsi anche soltanto sui precedenti penali dell'imputato, in quanto ciò implica comunque un giudizio di disvalore sulla sua personalità. Tuttavia, la rinuncia all'impugnazione proposta dal difensore d'ufficio non munito di procura speciale, in assenza dell'imputato o in sua contumacia, non produce effetti processuali, essendo necessaria la specifica delega per tale atto. Ne consegue che la sentenza deve essere annullata con rinvio per un nuovo giudizio limitatamente alle posizioni degli imputati per i quali la rinuncia all'impugnazione è stata ritenuta illegittima.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIRENA Pietro A. - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamill - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Ga. Sa. , nato a (OMESSO);

Im. Gi. , nato a (OMESSO);

La. Fr. Mi. , nato a (OMESSO);

Ma. Al. , nato a (OMESSO);

Pi. Le. , nato a (OMESSO);

Ru. An. , nato a (OMESSO);

contro la sentenza della Corte d'appello di Bari, sez. 1A pen., del 29.11.2010;

Sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dr. Piercamillo Davigo;

U…

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