Cassazione penale Sez. V sentenza n. 1772 del 20 gennaio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:1772PEN

Massima

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Il dolo eventuale si configura quando l'agente, pur non volendo direttamente l'evento lesivo, accetta il rischio che esso si verifichi in conseguenza della propria condotta, adottando un comportamento ad alto rischio per la vita altrui, come l'utilizzo di un'autovettura per spaventare una persona in condizioni di scarsa visibilità e assenza di vie di fuga, senza che vi fosse una reale necessità di emergenza. In tali casi, la volontà dell'agente non è diretta solo a spaventare, ma anche ad accettare il rischio della morte della vittima, configurando pertanto il delitto di omicidio volontario con dolo eventuale, e non il meno grave reato di omicidio preterintenzionale. La valutazione del dolo eventuale deve essere effettuata sulla base di tutti gli elementi oggettivi e soggettivi del fatto, senza che assuma rilievo decisivo la mera dichiarazione dell'imputato di aver agito solo con l'intento di spaventare, qualora le circostanze concrete dimostrino l'accettazione del rischio di cagionare la morte. Il giudice di merito, nel ricostruire la dinamica del fatto e l'elemento psicologico dell'imputato, gode di un ampio margine di discrezionalità nella valutazione degli elementi probatori, sindacabile in sede di legittimità solo per vizi logici o errori di diritto, e non per una diversa ricostruzione dei fatti o una differente qualificazione giuridica, che sono precluse dal giudicato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GRASSI Aldo - Presidente

Dott. CARROZZA Arturo - rel. Consigliere

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) RU. VI. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 37209/2009 CORTE DI CASSAZIONE di ROMA, del 03/02/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ARTURO CARROZZA;

Sentito il Procuratore Generale, dott. Maria Giuseppina Fodaroni, che conclude per la declaratoria di inammissibilita';

Sentito, per la parte civile l'Avv. Crisileo Raffaele Gaetano che chiede la declaratoria di inammissibilita' del ricorso…

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