Il giudice non può concedere il beneficio della sospensione condizionale della pena quando l'imputato ha già usufruito in precedenza di tale beneficio per più di due volte, in quanto ciò costituisce una causa ostativa prevista dall'art. 164, comma 4, c.p. La revoca della sospensione condizionale in tali casi ha natura dichiarativa, producendosi i relativi effetti di diritto sostanziale "ope legis", e può essere rilevata in ogni stato e grado del procedimento, anche d'ufficio dal giudice della cognizione, senza necessità di impugnazione da parte del pubblico ministero, il quale comunque conserva l'interesse all'impugnazione al fine di ottenere l'annullamento della concessione del beneficio in presenza della causa ostativa. L'annullamento della concessione della sospensione condizionale della pena in tali casi può essere pronunciato senza rinvio, in quanto la revoca consegue direttamente dalla legge, senza implicare valutazioni di merito.