Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 44259 del 30 ottobre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:44259PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, nell'esercizio delle proprie funzioni, compia atti arbitrari e illegittimi, eccedendo i limiti dei suoi poteri e arrecando un ingiusto danno al cittadino, integra il reato di abuso di ufficio, anche qualora ritenga erroneamente di agire per legittima difesa o nell'adempimento di un dovere. L'abuso di ufficio si configura quando il pubblico ufficiale, approfittando della propria qualifica e dei poteri connessi, ponga in essere condotte connotate dalla duplice ingiustizia dell'illegittimità degli atti compiuti e della lesione arrecata alla persona offesa, a prescindere dalla sussistenza di una reale situazione di pericolo per la propria incolumità. Il giudizio sulla credibilità delle versioni contrapposte dei fatti, operato sulla base di un'attenta disamina comparativa delle dichiarazioni rese, non è censurabile in sede di legittimità, salvo che non risulti affetto da travisamento probatorio o da manifesta illogicità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza emessa il 17/06/2011 dalla Corte di Appello di Torino;

letti gli atti, il ricorso e la sentenza impugnata;

udita in udienza pubblica la relazione del consigliere dott. Giacomo Paoloni;

udito il pubblico ministero in persona del sostituto Procuratore Generale dott. MURA Antonio, che ha concluso per l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata;

udito il difensore del ricorrente, avv. (OMISSIS) (in s…

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