La realizzazione di opere edilizie in epoca antecedente all'entrata in vigore della legge ponte n. 765/1967, che ha imposto l'obbligo di ottenere la licenza edilizia anche per immobili siti al di fuori dei centri abitati, non richiede il rilascio di alcun titolo abilitativo qualora le stesse siano state realizzate in area esterna al centro abitato, non rientrando in tale perimetrazione. Pertanto, l'ordinanza di demolizione di tali opere è illegittima, in quanto adottata in violazione della normativa urbanistica ratione temporis vigente, che non prevedeva l'obbligo di licenza edilizia per gli interventi realizzati al di fuori del centro abitato prima del 1967. Inoltre, il regolamento edilizio comunale del 1955, che aveva esteso l'obbligo di licenza edilizia anche alle aree esterne al centro abitato entro un raggio di 500 metri dal baricentro delle ultime case periferiche, è stato adottato in violazione della legge urbanistica fondamentale n. 1150/1942, non risultando essere stati acquisiti i necessari pareri e l'approvazione ministeriale, e pertanto non può ritenersi attualmente valido. Conseguentemente, l'ordinanza di demolizione fondata su tale regolamento è illegittima per erroneità dei presupposti di fatto e di diritto.